Da quando sono la Panificatrice Folle?
Credo da sempre, da quando sbirciavo mia nonna Gavina, donna sarda tutta d’un pezzo, formare malloreddus passando la pasta sul tavolo di lavoro forato, usando movimenti precisi, rapidissimi.
Lo sono da quando mia nonna Marcellina mi insegnava quali erano i fiori di zucchina da cogliere nel suo orto che, ai miei occhi di bambina, appariva sconfinato e, nella sua cucina assolata, tagliavamo insieme le verdure fresche, colte nell’orto, e riattizzavamo il fuoco nella cucina economica, mia vera passione, per mettere a sobbollire per ore il più buono dei minestroni mai assaggiati.
Lo sono da sempre perché le passioni nascono e crescono con noi e se incontriamo i giusti stimoli diventano realtà.
Ho sempre amato cucinare, provare a creare qualcosa con le mie mani e, ancora oggi, non mi stanco mai di provare e riprovare, per ottenere il risultato che mi soddisfa di più, perché non si è mai finito di imparare e la spinta a migliorare è uno dei miei punti di forza.
Nel corso degli anni, ho incontrato e conosciuto tante persone appassionate di cucina, che hanno condiviso con me la loro arte e la loro passione e questo mi ha arricchito e fatto crescere tantissimo.
Ricordo con affetto gli anni trascorsi nel condominio virtuale di Cucina Italiana, dove ho avuto la possibilità di dialogare di cibo, di prodotti e tradizioni a me sconosciuti, a volte lontani altre proprio del mio territorio.
E’ un’esperienza che ricordo con affetto e che mi ha spinta, nel 2008, ad aprire un mio blog, per poter dare voce alla mia passione crescente e cercare un mio posto in questo mondo virtuale.
Il blog è stato una vera palestra, una formazione personale, dove ho potuto sperimentare ricette, ma anche fotografia e scrittura, per me assolutamente sconosciute e mai affrontate fino a quel momento.
Gli anni, le esperienze, i corsi frequentati per migliorarmi sono passati, ma sono qui con me, nel mio essere la Panificatrice Folle di oggi, con una famiglia meravigliosa che mi appoggia e sostiene, che mi ha permesso di diventare la donna che sono e che mi accompagna in ogni mia scelta.
Certo, nulla è stato semplice, ma è stato naturale arrivare fin qui e tutto questo bagaglio che mi porto dietro non è un peso, ma una risorsa meravigliosa dalla quale attingere, come una vera borsa di Mary Poppins.